Cipro. Una terra, due identità.

Cipro. Una terra, due identità.

Cipro: l’isola dove nacque Afrodite e la terra che molti Dei dell’ Olimpo scelsero come loro dimora.

Questa frase da già l’idea di cosa può essere Cipro, con la sua natura straripante, un mare bellissimo e  un meraviglioso equilibrio tra le cose da vedere e fare: le spiagge, le città  con i loro centri storici, la cultura, le tradizioni, il ricco patrimonio archeologico, soprattutto nella zona di Pafos.

È ottobre. Il nostro viaggio inizia  proprio da Pafos, il polo turistico più importante dell’ isola, zona sud-ovest, meta di mare, divertimento e soprattutto, famosa  per i bellissimi parchi archeologici, grazie ai quali è stata inserita nei siti Patrimonio Unesco.

Atterriamo direttamente all’aeroporto di Pafos, il secondo per importanza  dopo Larnaca.

Da qui noleggiamo un’auto ed attraversiamo la parte meridionale di questa meravigliosa terra da ovest ad est, alla volta di Ajia Napa con circa due ore di trasferimento.

La guida è a sinistra, perché Cipro è stata Protettorato Inglese per quasi un secolo, ma dopo un po’ di confusione ci si abitua facilmente, concentrandosi un po’.

La prima cosa che colpisce, oltre al paesaggio, è  la perfezione della strada.

Autostrada a quattro corsie, in alcuni tratti anche a sei, nuovissima,con segnaletica ed organizzazione della viabilità perfette.

Sono i primi segni dell’influenza di sua maestà Inghilterra!!

L’isola è la terza per dimensioni nel Mediterraneo, dopo Sicilia e Sardegna. È anche l’isola piuù orientale, a poche miglia dalla Siria.

Climaticamente sente molto l’influsso del Medio Oriente. La terra è secca, arida, e a volte si l’impressione di essere in un pre-deserto. Soprattutto d’estate non piove mai. Per fortuna siamo ad ottobre e non è caldissimo. L’umidità è pochissima e praticamente in una settimana non abbiamo visto una nuvola.

Politicamente divisa in due: la Repubblica di Cipro che occupa la parte meridionale dell’isola , e la Repubblica di Cipro Nord, stato riconosciuto solo dalla Turchia, che occupa la parte settentrionale. Semplicemente si parla di Cipro Greca e di Cipro Turca, per l’invasione Turca del 1974.

Come si può immaginare tra la Cipro greca e quella turca non corre per niente buon sangue!

Arriviamo ad Ajia Napa. Ci dirigiamo subito a Nissy beach, la spiaggia più famosa. È un piccolo paradiso terrestre, considerata una delle spiagge più belle d’ Europa. Lo scenario è stupendo: sabbia fine di colore bianco neve e laguna degna del miglior Oceano Indiano, con una secca che sembra quasi creare due mari diversi. Tutto intorno palme e vegetazione e di fronte un piccolo isolotto sospeso nel mare.

La sera Ajia Napa è vivace, anzi vivacissima anche se siamo ad ottobre. Piacevolissimo passeggiare dal nostro appartamento lungo la via principale piena di ristoranti, locali ed anche bellissimi negozi. E siamo subito a cena per provare la cucina cipriota, molto simile a quella Greca, con qualche variante. I Ciprioti in realtà si sentono Greci, è la loro discendenza e ne sono molto orgogliosi. Hanno la stessa cultura, le stesse tradizioni, parlano principalmente il greco (oltre all’ inglese) e quasi ovunque viene esposta la bandiera greca affianco a quella cipriota.

Aalla domanda: “vi sentite Greci?”, spesso la loro risposta è: “no, siamo Greci”!!!

Naturalmente siamo nella zona sud, Repubblica di Cipro o Cipro greca per intenderci. La sera, poi, per chi vuole fare tardi, Ajia Napa offre moltissime opportunità , tra i moltissimi club frequentati principalmente da turisti russi.

Il giorno dopo si parte alla scoperta delle più belle spiagge della zona, in direzione Protaras. Ammiriamo prima Capo Greco, spettacolare promontorio, poi la caletta meravigliosa di Konnos Beach e poi la spiaggia di Fig Tree Bay nel centro di Protaras. Arriviamo fino al confine turco ma non lo oltrepassiamo, lo faremo dopo.

La nostra prossima meta è Larnaca. La cittadina è curatissima, il lungomare bello e molto organizzato, e poi il suo centro storico pieno di viuzze, negozietti e ristorantini tipici. Decidiamo qui di provare la cucina libanese, poco conosciuta in Italia, ma considerata forse la miglior cucina mediorientale. E ne vale veramente la pena!!!

E poi sulla strada di ritorno per Pafos decidiamo di allungare il percorso fino a Nicosia , la capitale.

Ultima Europea ad essere ancora divisa da un muro. Non puoi capire Cipro se non passi da Nicosia ,è proprio qui che vivi maggiormente la separazione tra  le due Nazioni .Toccante vagare per Nicosia, lasciarsi guidare dalle strade assolate, sentirne le storie, guardarne in faccia il dolore, scavare nei perché. La parte Greca è molto bella , moderna come una capitale europea fino al centro storico. E poi, un groviglio di  viuzze comunque curate e con negozi e locali belli e raffinati.Per arrivare al doppio check point e accorgersi di entrare in un mondo completamente diverso.Siamo nella parte turca, un bazar all’aperto fatto di stradine pullulanti di tessuti,spezie, souvenir, venditori di khebab e la Moschea. Prezzi veramente molto bassi sia per gli acquisti che per pranzare. Pranziamo infatti con meno di 10 euro a testa.

Si riparte  per Pafos, meta  dell’ ultima parte del nostro soggiorno. Siamo nella zona sud ovest dell’ isola. E ne abbiamo per tutti i gusti: archeologia con i suoi siti importantissimi, relax, spiaggie ,divertimento serale sopratutto nella zona del porto , ma anche un bellissimo centro storico pieno di negozi, locali e ristoranti.

Diciamo che è la base per visitare la zona ovest.E innumerevoli sono le escursioni che possono partire da qui: la Blue Lagoon, Lara Bay, safari tra montagne e cascate. Decidiamo di fare per ultima la più  famosa, la più “instagrammata”, la spiaggia di Aphrodite, dove la leggenda narra che la Dea nacque tra le spume del mare.

Il nostro giro finisce qui.  Come al solito è stato molto veloce, ma torniamo arricchiti dalla conoscenza di questa terra di bellezza, cultura e storia.

 

                                                                                                                                  

 

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